Siamo una famiglia un po’ incasinata ma molto unita: due genitori, due figli, nonni instancabili e un’auto che meriterebbe una medaglia. Viaggiamo quando possiamo, raccontiamo quando ci fermiamo, e viviamo ogni avventura come se fosse la prima.

Chi siamo (e come sopravviviamo ai nostri viaggi)
Siamo una famiglia. Non una da pubblicità del Mulino, eh. Una vera. Con zaini troppo pieni, bambini troppo svegli, nonni troppo coraggiosi… e una macchina che a volte sembra implorare pietà.
Viaggiamo solo durante le vacanze, quando lavoro, scuola, compiti e bollette ci concedono una tregua. Ma quando partiamo, lo facciamo sul serio:
Itinerari incastrati come Tetris,
sfide giornaliere per tenere i ragazzi attivi (e noi vivi),
tappe culturali, tuffi, croissant, momenti magici e altre scene da commedia familiare europea.
I protagonisti:
👨👩👦👦 Due genitori testardi (e orgogliosamente adottivi)
🧑🦱🧒 Due figli: uno sportivo e uno nerd (ma entrambi instancabili)
👵🧓 Due nonni da manuale: pazienti, presenti, e con una resistenza che sfida le leggi del tempo
🚙 Un’auto 7 posti che dovrebbe avere il Nobel per la pace
⛺ E una tenda, perché ci piace complicarci la vita come si deve.
Viaggiamo così: con tutto il carico — di valigie, di affetto, di imprevisti. E sai cosa? Non lo cambieremmo per niente al mondo.

Cosa voglio trasmettere (anche se non sono in vendita)
Questo blog non è nato per vendere, ma per raccontare. Però ogni racconto, se è vero, comunica qualcosa. E allora sì: voglio che chi legge qui dentro senta che dietro ai viaggi c’è uno stile di vita, e dietro quello stile ci sono valori.
Valori come:
l’amore per la famiglia, anche quando viaggia in disordine cronico;
il coraggio di esplorare, nonostante gli imprevisti;
la capacità di organizzare (perché fidati, gestire 6 persone in viaggio è più difficile di un rogito notarile);
il rispetto per i tempi degli altri, per le esigenze diverse, per i piccoli dettagli che fanno funzionare tutto.
Se sei un cliente e stai leggendo queste righe, voglio che tu sappia una cosa: quello che vedi qui è esattamente quello che porto anche nel mio lavoro. Precisione, passione, problem solving, e quella sana leggerezza che serve sempre, anche quando sembra tutto un casino.
Viaggiare ci rende migliori. E anche lavorare, se lo fai con lo stesso spirito.

Cosa rende i miei appunti di viaggio diversi dagli altri (spoiler: non sono solo appunti)
In giro ci sono mille blog con itinerari perfetti, mappe stilizzate e consigli professionali tipo: “Evita i luoghi troppo turistici” (e poi ci trovi loro, in posa).
Io no. Io non ti dico dove andare. Io ti racconto com’è andata davvero.
I miei appunti di viaggio non sono una guida. Sono una memoria viva:
del panino mangiato con la sabbia perché non avevamo trovato un tavolo,
della lite per il caricabatterie in macchina a 32°C, della bellezza improvvisa che ci ha zittiti tutti.
Sono scritti sul momento, con il cuore sporco di sugo e la mente piena di dettagli piccoli, quelli che nessun algoritmo ti suggerisce ma che ti restano dentro.
Non troverai filtri o storytelling da copertina. Troverai verità, relazioni e un pizzico di follia organizzata.
E se ogni tanto ci scappa un consiglio utile... è un caso. 😏

Dove mi vedo tra 5 anni? Magari al bar dell’autogrill, a ordinare il mio futuro.
Le mie ambizioni a lungo termine per “Viaggio quando posso”? Beh, intanto… viaggiare un po’ più spesso, magari anche quando NON posso.
Tra 5 anni mi immagino così:
con 17 taccuini pieni di appunti mai trascritti,
il 4° hard disk dedicato solo alle foto sfocate dei miei figli che ridono (e dei nonni che russano in tenda),
un camper mezzo vintage con scritto dietro “seguici, siamo lenti ma felici”
e forse un paio di follower in più (che non siano solo mia madre e il fornaio sotto casa).
Magari il blog sarà diventato una piccola guida per famiglie strane come la nostra. Magari no, ma io avrò ancora voglia di scrivere. E comunque vada…
sarò sempre un po’ stanca, sempre molto viva. E sempre con la valigia a metà… perché tanto qualcosa la dimentico comunque.
"Viaggiamo quando possiamo, scriviamo quando ci riusciamo, viviamo sempre — con i piedi un po’ stanchi, ma il cuore pieno."
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