Giorno 8 - Un Tattoo di Edimburgo

Pubblicato il 14 agosto 2013 alle ore 00:42

La prima mattina a Edimburgo comincia con il sole nel cielo e questo ci fa ben sperare per il resto della giornata... anche se da queste parti, non si sa mai! Scendiamo intorno alle 8:15 per la colazione che, a differenza dei bellissimi B&B delle Highlands, non viene cucinata e servita al momento, ma è una sorta di self-service che non ha niente a che fare con i giorni passati. Ci riempiamo comunque lo stomaco tra dolci e salati per affrontare la giornata nella città-castello.

Usciamo intorno alle 9:10 e ci spostiamo a piedi verso il centro, che dista meno di dieci minuti. Constatiamo che Edimburgo è piena di saliscendi perché si erge su una collina rocciosa, e decidiamo di fare i biglietti giornalieri per i bus turistici, che ci permettono di salire e scendere in diversi punti della città per un arco di 24 ore. Il bigliettaio ci propone di comprare anche i ticket per il Castello (già in programma) e non ci facciamo scappare l’occasione: li prendiamo subito — scelta azzeccatissima, vista poi la coda alle mura!

Sulla via che porta all’ingresso troviamo The Scotch Whisky Experience, un tour dedicato all’“acqua di vita” che ci accompagna in un viaggio sensoriale tra distillazione, aromi e tradizioni. Si parte salendo su una mezza botte su rotaia che, come un galeone di Gardaland, ci porta a scoprire il mondo del whisky con proiezioni e stanze tematiche. Poi l’audioguida, il test degli aromi per scegliere il proprio stile preferito e infine la degustazione: si annusa, si osserva la corposità, si assaggia e… Slàinte! Nel bar-museo ammiriamo una collezione infinita (c’è persino una bottiglia da 105 litri!) e al bancone non mi lascio sfuggire un torbato difficile da trovare da noi.

All’uscita, abbastanza affamati (anche per asciugarci un po’…), hot dog seduti sui gradini della via del castello, col cornamusaro in costume tipico che suona lì accanto. Sul piazzale passiamo sotto le tribune a ferro di cavallo montate per tutto agosto: circa 200.000 spettatori in 20 giorni di eventi del Royal Edinburgh Military Tattoo. Stasera saremo tra questi!

Entriamo al Castello: grazie ai biglietti prepagati zero fila. Dentro sembra un borgo medievale su tre terrazze: musei (molti di guerra), antiche prigioni, cortili e panorami a 360° sulla città. Saltiamo la coda chilometrica per i Gioielli della Corona (già visti a Londra) e ci consoliamo nella grande sala piena di armi e armature. Nota di colore: la Madre si prende il rimprovero dalla security per una foto sull’erba dove non si poteva (come ignorare una trentina di cartelli?), e poco dopo lei e la Lalla fanno coda anche al bagno; nel frattempo Jenniny si procura un ustionante caffè da passeggio.

Lasciamo le mura e risaliamo sul bus rosso lungo il Royal Mile: cuffiette KO, posti scomodi… scendiamo e aspettiamo quello dopo (passano ogni dieci minuti) per goderci meglio il tour. Nel frattempo un salto in una bottega di kilt in una viuzza minuscola: scaffali di stoffe con trame di tutti i clan. Jenny si innamora di una sciarpa-coprispalle giallo-nera del clan Barclay: ovviamente finisce nel sacchetto. La Madre, invece, si infila in un altro gift shop e… ci fa perdere il pullman.

Ripreso il giro panoramico, passiamo davanti a una residenza reale, poi su per la collina con vista su tutta Edimburgo e ritiriamo i biglietti (prenotati online) per il Military Tattoo serale. Pausa waffle con gelato ai tavolini nel parco su Princes Street.

Rientriamo verso Rose Street alla ricerca del ristorante segnalato dalla Lalla: dopo un falso allarme (era all’inizio della via che non avevamo percorso!) prenotiamo al Wildfire per le 18:30. Di corsa in hotel per doccia e cambio, poi ritorno in Rose Street: Angus steak per me e Lalla (tenerissima!), zuppa + Haggis per Jenny, cosciotto d’anatra per la Madre. Chiudiamo con un whisky che ci prepara alla serata.

Bus fino a Grassmarket (la strada principale è già chiusa per l’evento), su per le scalinate del castello tra una folla ordinatissima. Dopo la perquisizione troviamo le nostre tribune blu e alle 21:00 in punto inizia The Edinburgh Royal Military Tattoo.

Uno spettacolo indescrivibile: bande militari da tutto il mondo si alternano con momenti originali tra musica, balli e acrobazie, con il castello che fa da scenografia grazie a luci e proiezioni. Due ore di magia pura che si chiudono con l’unione di tutte le bande in un’unica, grandiosa melodia; poi, in silenzio quasi religioso, un piper solista fa vibrare la sua cornamusa dalle mura. Brividi. Infine fuochi d’artificio, la danza ben augurale sugli spalti (tutti per mano, braccia incrociate) e saluti ai tantissimi partecipanti. Bellissimo. (Se volete farvene un’idea, una ricerca su YouTube rende bene l’atmosfera.)

Usciamo ancora rapiti e, prima di rientrare, brindiamo con l’ultimo whisky della staffa vicino a casa.

Magnifica giornata e perfetta conclusione per l’ultima sera nell’impavida Scozia.
Good Night.


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