
Oggi abbiamo girato in tondo, da Killarney a Killarney, attraversando scogliere ventose e paesini sperduti!
Stamattina sveglia presto e inauguriamo la giornata con una full Irish breakfast a base di salsicce, uova, pane, pudding (che ancora non abbiamo ben capito cosa siano) e pomodori. Sazi e contenti ci avviamo per la panoramica N72, lungo tortuose strade, a volte larghe e spaziose e a volte così anguste da non passarci quasi neppure con la macchina.
Come descrivere il Ring of Kerry? Me lo sono chiesta tutta la notte, è difficile, perché c’è talmente tanta natura che ti sembra strano di essere su un’isola così piccola!
Distese di prati verdi che vanno dallo smeraldo al giallo intenso delle coltivazioni. Distese di eriche che portano gli occhi ad arrivare fino al mare, per poi tuffarsi in un blu intenso, colorato solo dagli spruzzi delle onde che si infrangono sugli scogli.
Si cammina su sentieri in salita, che non sai dove ti portano fino a che qualcuno non esclama WOW... ed allora ti accorgi di essere in cima al mondo, su scogliere dove (per fortuna) l’uomo può rimirare solo dall’alto come spettatore e null’altro, dove la natura fa il suo corso, senza interventi di sorta. Grandi gabbiani volano da uno scoglio all’altro regalandoci spettacoli! Il vento che ti colpisce quasi ti toglie il fiato, e per un momento ti dimentichi di essere lì solo per vacanza, ti senti parte di tutto quello. Vorresti librarti in volo (grazie al cielo non lo si fa, altrimenti mi sa che finirebbe male), vorresti arrampicarti sugli scogli appuntiti per sentire sulla tua pelle l’oceano che si agita.
Tutto questo è solo una parte di quello che ho provato lungo la strada. Ci siamo imbattuti in piccoli paesi dove il tempo si è fermato, dove una pinta di birra è ancora il modo di concludere una giornata di lavoro, dove i visi degli anziani sono solcati dal sale dell’oceano e dove i bambini corrono ancora scalzi nei prati.
Le spiagge corrono lungo la costa con la loro sabbia leggera. Non ci sono ombrelloni, ma solo alghe e sassi. Le meduse, alla fine del proprio corso di vita, restano appoggiate alla riva. Il mare crea delle insenature dove i bambini più temerari pescano alghe con il retino; come se non bastasse, dalle spiagge parte una lingua di terra isolata, con un sito rupestre risalente a chissà quante ere fa!
Il giro termina al Ross Castle, splendido castello sul lago, all’interno del Killarney National Park.
La sera affrontiamo, stanchi ma coraggiosi, un giretto nel paese di Killarney. È sabato sera e gustiamo l’atmosfera irlandese: pub pieni per la partita di rugby, gente con qualche birra di troppo in corpo che grida per la strada, musica tradizionale che esce da tutti i pub, con musicisti che più che un concerto stanno facendo salotto!
Tutto questo è Irlanda...





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