









È domenica sera, sono quasi le 20.00... il sole tramonterà tra circa un’ora e noi siamo qui nel nostro magnifico B&B con vista sulle Cliffs of Moher in attesa di vederle colorate di rosso per concludere in bellezza un’intera giornata dedicata a queste meravigliose scogliere.
Ma partiamo con ordine: ci svegliamo nel nostro B&B di Killarney intorno alle 7.30, ci riempiamo gli stomaci con la solita abbondante colazione irlandese, chiudiamo i bagagli e con la macchina carica partiamo per raggiungere la nostra meta: il paesino di Doolin che guarda le Cliffs!
Facciamo subito un paio di soste “tecniche”: pieno di carburante e capatina al Tourist Information Point dove la gentilissima Jenny O’Sullivan ci dà info utili per le nostre tappe future, ci dà una mano a prenotare la bagnarola per raggiungere le isole Aran domani e la gita a cavallo di dopodomani (nota: la nostra Jenny ha pure parlato al telefono con due irlandesine per completare le suddette prenotazioni! Compliments!). Sbrigate queste formalità partiamo per davvero alla volta di Tarbert, dove dobbiamo prendere un traghetto che ci permetterà di attraversare l’insenatura del fiume Shannon e attraccare a Killimer. Arriviamo al porto convinti di aspettare una mezz’oretta prima di imbarcarci, invece botta di fortuna: ci incolonniamo con gli ultimi che stanno salendo e in un batter d’occhio siamo posteggiati sulla “chiatta”... si parte!
L’attraversata dura una ventina di minuti. Il paesaggio è piacevole e mooolto ventoso e mi permette di rilassarmi per un po’ dalla guida... per questo piccolo pezzetto ho anch’io un pilota! Nel frattempo i filmatini e le foto si sprecano!
Giunti al di là del fiume, uscendo dal porto, il navigatore ci fa imboccare una delle solite stradine sconosciute ai più e noi lo seguiamo ovviamente... anche se con qualche perplessità. All’improvviso appare il muso di un TIR che inizia a inseguirci in modo inquietante, soprattutto viste le dimensioni della carreggiata, diciamo poco adatta a lui!!!! Comunque tutto bene: dopo averlo seminato e aver fatto un po’ di montagne russe sull’asfalto, torniamo sulla retta via e ci avviciniamo sempre più alle Cliffs... il tempo cambia d’umore ogni cinque minuti: un po’ scendon lacrime dal cielo, un po’ il sole ci sorride, ma è il bello di questa terra! Qualche chilometro prima dell’arrivo facciamo una piccola sosta per rimirare una splendida spiaggia dorata che si apre sotto di noi. Poco dopo eccole là! Iniziano a vedersi le scogliere che si aprono alla nostra sinistra... corriamo per raggiungere la destinazione e lungo una stradina immersa nel verde che guarda l’oceano troviamo il nostro B&B: Atlantic View House di Eileen & Kevin O’Brien, lei una gentilissima signora sulla sessantina e lui il barbuto pescatore che ci porterà domani sulle isole Aran! Parcheggiati i bagagli in camera corriamo subito giù al porticciolo per vedere se riusciamo a fare una “crociera” sotto le scogliere... si riesce... sono le 13.20... la barca parte alle 15.00, quindi come veri gente di mare ci concediamo un pranzetto alla bancarella del porto a base di fish & chips... all’aperto... in riva all’oceano! Gran bel momento!
Per ammazzare l’attesa facciamo due passi sulla riva rocciosa dove si infrangono le onde portate dal forte vento! Il mare è molto mosso... infatti dopo qualche foto di rito ci spostiamo sul molo in attesa della bagnarola... ma ci fanno attendere un po’ perché il mare è talmente mosso che ci fanno imbarcare su un “peschereccio” più grande. Nel frattempo nella baia appare un delfino che nuota vicino alle barchette tant’è che la guardia costiera cala il gommone e lo scorta fino al mare aperto. Ecco la barca. Saliamo quasi per ultimi per colpa della Lalla che fa anche piovere per 3 minuti, poi, insieme ad altri turisti, ci prodighiamo in questa nuova avventura. Uscendo dalla baia circumnavighiamo uno scoglio con sopra una piccola costruzione in sassi, forse un antico faro, e ci dirigiamo in mare aperto... è tornato il sole, ma il vento è fortissimo e la bagnarola comincia a ondeggiare in modo preoccupante... noi attaccati al bordo come cozze cerchiamo di mantenere l’equilibrio per fare qualche istantanea. La madre, in tenuta “Rossella O’Hara”... quasi vola in acqua un paio di volte. La vista di fronte a noi è qualcosa di spettacolare: un muro di 200 metri che parte dal blu dell’oceano e tocca l’azzurro del cielo, che si estende per 8 km di lunghezza... e noi qui sotto con la nostra barchetta ondeggiante nell’immensità dell’oceano ci sentiamo piccini piccini.
Mentre facciamo ritorno verso il molo io e Jenny accusiamo per un attimo il colpo dell’oretta passata a ondeggiare... i nostri stomaci cercano di ribellarsi... ma noi li teniamo a bada e riusciamo a scendere incolumi sulla terraferma. Giretto impegnativo ma appagante.
Riprendiamo quindi la nostra vettura e ci dirigiamo all’ingresso principale delle Cliffs of Moher... questa volta ci saliamo sopra e vedremo il mondo dall’alto! Pagato l’ingresso entriamo nella zona del parco dove si possono ammirare questi giganti da diversi punti di osservazione. Lo spettacolo è indescrivibile:
sotto un cielo azzurro con nuvolette bianche si estende un tappeto verde smeraldo che a un certo punto si blocca e, tagliato come una fetta di torta, si immerge nel blu dell’oceano.
Saliamo anche su un’antica torretta per goderci al meglio questo quadro e, dopo un migliaio di foto, decidiamo di percorrere un sentiero al di fuori delle delimitazioni turistiche, passeggiata senza protezioni a sbalzo 200 mt sull’oceano! Facciamo giusto due passi per farci qualche bella foto e goderci il panorama, io guardo giù dall’estremità del prato e Jenny ovviamente mi sgrida come al solito!
La via si fa un po’ pericolosa e quindi decidiamo di tornare indietro e, dopo una sosta al gift shop, riprendiamo il nostro bolide e ci rechiamo verso casa per una doccia. Pausa doccia.
Rieccomi qua. È lunedì mattina e manca ancora qualcosa da raccontare. Ieri, mentre ci si lavava, il sole pian piano scendeva. Siamo quindi usciti dietro al B&B per immortalare il tramonto sull’oceano e... all’improvviso ci arriva un regalo dal cielo: mi giro e resto a bocca aperta di fronte alla bellezza di un arcobaleno immenso che fa da sfondo a una tela di Van Gogh! Chiamo subito le ragazze per far vedere loro questo spettacolo e loro corrono imbracciando le loro macchinette per fermare questo momento.
Depennata anche la vista dell’arcobaleno andiamo finalmente a mettere qualcosa sotto i denti. Il paesino di Doolin dista meno di un km e quindi ci facciamo una passeggiatina al crepuscolo. Il vento è sempre forte ma si respira un’aria buonissima.
Giunti al pub più storico e forse l’unico del posto... il Pub O’Connor, riusciamo a fortuna a sederci e a gustarci degli ottimi piatti locali per finire in bellezza questa giornata stupenda. Con le panze piene e con l’allegria dataci dalla Guinness torniamo verso la nostra dimora e chiudiamo i nostri occhi stanchi, ma pieni di soddisfazione.
Zio Moni.
Ps: le foto le pubblicheremo al più presto... sono tante e difficili da scegliere, inoltre abbiamo pochissimo tempo!
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