








Svegliatici con amore da Amore, dopo un'abbondante colazione usciamo subito per visitare la cittadina di Derry. Percorriamo la strada dedicata agli scontri avvenuti, con dei coloratissimi murales, tra cui la tristemente famosa Bloody Sunday, dove 11 irlandesi vennero uccisi dalla polizia inglese.
Saliamo verso le mura della città ed entriamo dalla porta principale, che affianca la Cattedrale di San Colombo, non visibile perché it's too early!!!
Il tempo peggiora di minuto in minuto, fa freddo e scende la pioggerellina. Facciamo quattro passi per vedere il centro, poi saliamo sulle ampie mura e circumnavighiamo mezza città. Discendiamo al piano terreno e ci imbattiamo in una struttura che sembra la cattedrale, ma che in realtà è il City Hall, dove Learc ci accoglie spiegandoci, sbadigliandoci addosso, che non c'è nessuna chiesa.
Stanchi di girovagare sotto la pioggia decidiamo di avviarci verso la costa nord dell'Irlanda del Nord.
Dopo una sessantina di chilometri (o di miglia), prendiamo una strada panoramica che ci accompagnerà fino alla vista del primo punto di interesse, il Mussenden Temple. Solo Zio Moni e Jenny sono abbastanza coraggiosi da avviarsi in mezzo ai prati, facendo così delle foto gratuite bagnandosi i piedi, mentre i fardelli sono rimasti in auto.
Riprendiamo la costa, fermandoci per un paio di scatti al Dunluce Castle, un rudere a picco sul mare che guarda il freddo Atlantico.
Arrivati in prossimità della Giant's Causeway ci fermiamo per sbafare un hamburger all'ananas e abbiamo dovuto pure prelevare: questi non accettavano gli euro ed in più volevano contanti!! Fatto il giretto all'ATM e pagati 'sti inglesotti finalmente ci avviamo alla Giant's.
Parcheggiata l'auto iniziamo la nostra camminata verso questi enormi pierotti esagonali.
Camminiamo un sacco, ma vediamo una delle meraviglie del mondo. Peccato per i turisti, ma dopotutto ci siamo in mezzo pure noi.
Questa sorta di spiaggia sopraelevata è davvero bizzarra, creata dall'eruzione vulcanica poi solidificata e successivamente erosa dal mare. Sono enormi piloni di varie misure, come enormi gradini fatti apposta per il gigante che andava in Scozia... o viceversa, non ricordo bene…
Il vento soffia forte e per fare le foto abbiamo un po' di difficoltà, rischiamo di perdere spesso l'equilibrio, e sì che siamo delle zavorre non indifferenti. Nonna Paola ha perso pure il cappello grazie a una folata!!! eheheh!
Lasciata la spiaggia ci abbarbichiamo sul monte, molto ferroso dato il colore della roccia. Non possiamo neppure prendere un sasso di ricordino, si spappolano!!
Saliamo, saliamo, saliamo e ancora saliamo… sempre più in alto fino ad entrare in una valle tutta rossa e verde… spettacolare! L'oceano è completamente davanti a noi, il vento soffia e noi ci GODIAMO la vista!!
È ora di scendere, ci aspetta un'altra avventura… il PONTE TIBETANO… la Lalla comincia a tremare al sol pensiero.
Scendiamo al parcheggio con l'autobus (1 round), e via verso il ponticello.
Arriviamo... APERTO!!! Perfetto, avevamo già paura che chiudesse per il vento.
Fatti i biglietti comincia la salita e poi i gradini per l'accesso al ponte che collega la terraferma all'isolotto della fabbrica di salmoni.
Il ponte è fatto di corde e tavole, proprio come i ponti di Indiana Jones, per capirci quelli che si rompono sempre!
Passiamo… il ponticello, alto 25 metri sopra l'oceano, ondeggia al vento e ai nostri passi. Filmiamo le nostre attraversate (tranne il ritorno di Jenny perché Zio Moni non è capace a filmare)… paura passata, fatto anche questo, ma che avventurieri che siamo, e chi ci ferma più.
Depennata anche questa, riprendiamo la vettura e partiamo per raggiungere Belfast. Durante il tragitto il navigatore ci fa fare una delle sue stradine, ma stavolta è una bella sorpresa perché percorriamo una via caratteristica dove gli alberi intrecciano sopra di noi le loro fronde formando un tunnel… sembra di essere in un mondo fiabesco!
Poco più avanti imbocchiamo l'autostrada ed io (Zio Moni scribant) resto solo alla guida del bolide, visto che le tre signore se la dormono come marmotte!
Arriviamo quindi a Belfast city e, dopo qualche giro a vuoto per le vie del centro, finalmente troviamo il nostro Days Hotel.
La struttura è grande, tant'è che all'interno c'è sia ristorante che pub; decidiamo quindi di restare lì vista anche la poca voglia di camminare, considerati gli oltre 8 km a piedi percorsi quest'oggi. Dopo una deliziosa cenetta tutti a nanna nell'attesa di scoprire anche Belfast l'indomani.
Good Night.
Jenny + Zio Moni
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