Giorno 11 - Belfast on the Bus

Pubblicato il 20 agosto 2011 alle ore 23:45

Ci svegliamo nella capitale dell’Irlanda del Nord, scendiamo i nostri sei piani di ascensore e, con le valigie alla mano, andiamo a fare colazione nella zona ristorante dell’hotel.

Mangiatona a buffet probabilmente di frodo, visto che al momento del pagamento non ci è stato addebitato nessun costo per the breakfast!

Partiamo alla volta del centro già con l’idea di prendere un tour con bus scoperto per vederci la città senza stancarci troppo. Neanche il tempo di girare l’angolo ed un tizio con giacchetta blu ci propone lo stesso tour del volantino che avevamo visionato in hotel. Decidiamo di comprare i biglietti, allora il ragazzo telefona alla compagnia di autobus di Belfast e ci fa passare a prendere da una specie di scuolabus semivuoto per farci accompagnare al punto di partenza dei tour.

Arriviamo in piazza, siamo in centro città e la gente inizia ad aumentare come tante piccole formiche per le vie contornate da vetrine.

Prima di partire preleviamo qualche sterlina e, dovendo attendere una mezz’ora, facciamo un giro fino al City Hall, la principale costruzione nel cuore della capitale.

Saliamo quindi al secondo piano del nostro double decker e ci prendiamo i posti verso il fondo, quelli scoperti. Partiamo con i capelli al vento alla scoperta del centro e anche dei quartieri poco fuori.

Belfast al primo impatto sembra un po’ una Londra in miniatura guardando le costruzioni e i palazzi del centro, ma anche le vie residenziali con le casette tutte unite con i loro 5 cm di giardino antistante. Alcuni punti della periferia invece sono un cantiere aperto atto a “bonificare” interi quartieri trasandati.

Il tour prevede anche parecchi rallentamenti in prossimità degli innumerevoli murales in ricordo di vittime della guerra civile che non ha mai abbandonato la città e ancora oggi è molto sentita l’ostilità tra i sostenitori della Corona inglese e i rivoltosi legati alla propria terra d’Irlanda.

Passando in alcune zone capiamo che Belfast (come Berlino) era, e un po’ ancora lo è, divisa tra Est e Ovest, dove il “muro” è formato dalle contrapposte ideologie.

Uscendo dalla “zona rossa” il bus ci porta ai cantieri navali dove è stato costruito il Titanic e ci mostra il modernissimo museo dedicato ad esso, quasi concluso e con apertura prevista per aprile 2012. Lì vicino si scorgono le imponenti gru da carico del cantiere, due giganti tutti gialli denominati Sansone e Golia!

Lasciata questa zona il bus inizia a prendere velocità e ci accorgiamo di essere nientemeno che in autostrada!!! Dove ci porterà a più di 100 all’ora questo simpatico cocchiere? Dopo una decina di minuti con i volti sfigurati lo capiamo: ci troviamo di fronte lo Stormont... l’enorme massa anglopalladiana di pietra e granito era destinata ad ospitare il Parlamento, ma da quando fu sciolto nel 1972 è utilizzato per uffici governativi. Il suo futuro dipende dal processo di pace in corso. Tornando verso il basso ci troviamo di fronte il lunghissimo viale d’ingresso al palazzo che misura esattamente un miglio!

Torniamo quindi in centro città evitando questa volta l’autostrada fortunatamente e, scesi dal bus, ci concediamo un giretto per le vie più caratteristiche del centro per tornare poi verso l’hotel a recuperare la vettura.

Arrivati al posteggio le tre fanciulle provano l’ebbrezza del volante a destra girando a turno per l’enorme parking semivuoto, anche perché è l’unica ed ultima possibilità di poter provare il bolide!

Infatti, sistemate le valigie, partiamo alla volta dell’aeroporto di Dublino dove, con le lacrime agli occhi, riconsegniamo e salutiamo la nostra sportivissima Megane, amica e fedele compagna di viaggio!

Prendiamo quindi un taxi che ci porta al nostro Celtic Lodge in centro Dublino e il simpatico conducente ci fa anche da cicerone e ci consiglia un locale per la serata.

Sistemati e lavati seguiamo il consiglio del tassista e ci rechiamo al locale, dove dopo un attimo di attesa ci fanno accomodare al nostro tavolo. Il locale è grandissimo e ha un bel palchetto dove la musica dal vivo tradizionale ci accompagna durante la cena. Le vivaci sinfonie sono le stesse che ascoltavamo in auto durante i nostri spostamenti... cantiamo addirittura qualche pezzo!!!! Dopo un’oretta di musica parte uno spettacolo di danza tradizionale, diciamo la “nonna” del tip tap americano... i ballerini in costume sono bravissimi e ci intrattengono per un’altra oretta! Tornando verso la nostra locanda notiamo gente di ogni età diciamo... sull’allegro andante e forse anche di più, ma d’altronde è sabato sera anche qui. Ottima la prima uscita dublinese, domani assaggeremo anche questa città!

Good night.

Zio Moni.

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