Dopo aver assaggiato un piccolo pezzetto dell'isola di Skye, oggi ci apprestiamo a visitarla in lungo e in largo… il programma è fitto di punti interessanti e quindi alle 8 in punto scendiamo per la colazione. Non so la Madre e la Figlia come se la sono vissuta, ma noi, nel nostro B&B spettacolare, siamo serviti e riveriti e ci gustiamo un'impeccabile e stizzosa colazione nella veranda che dà sul giardino, in compagnia di due anziani svizzero/germanici con i quali scambiamo qualche battuta.
All'esterno il clima è dei peggiori: piove e tira vento… ma il tempo è talmente variabile che siamo fiduciosi e crediamo che l'influsso delle danze possa ribaltare le sorti della giornata… anche perché ci aspettano diverse lunghe passeggiate! Partiamo verso le 9 per andare a recuperare le “sicure” che alloggiano in centro… ma si sono perse il miglior B&B finora testato. Subito escono dall'uscio e, caricata la macchina, iniziamo il nostro tour dell'isola. A grande richiesta la Madre inizia la prima danza del sole, che dà i suoi frutti immediatamente e, come d'incanto, smette di piovere!
Dopo alcune foto ai pinnacoli di roccia dell'Old Man of Storr, la prima fermata della strada panoramica che costeggia il nord-est dell'isola è per ammirare il Kilt Rock, suggestiva scogliera a strapiombo sul mare che richiama la forma della tradizionale gonnella scozzese. Il cielo è ancora grigio ma ha smesso del tutto di piovere e possiamo fotografare il Kilt e la sua cascata verticale che gli sfocia di fianco.
Riprendiamo l'auto e dopo pochi km (all'altezza di Staffin) svoltiamo a sinistra e ci abbarbichiamo salendo verso i monti, percorrendo una stradina a una corsia con alcune insenature (piazzole) che servono a far passare le vetture che arrivano in senso opposto. Arrivati al culmine troviamo uno spiazzo con alcune auto posteggiate: ci fermiamo anche noi e, accolti da un vento stile bora, ci prepariamo per una bella passeggiata tra i verdi monti del nord dell'isola. Il sentiero che porta al costone più estremo è parecchio lungo e in alcuni punti anche “difficile”, con le sue insenature e i suoi strapiombi, ma ne percorriamo gran parte per poterci riempire gli occhi con uno stupendo panorama che si può godere solo da quassù! Ad un certo punto decidiamo di tornare indietro visto che ci aspettano altre tappe e purtroppo (in questi casi) le giornate sono troppo corte!!!
Riacclimatati all'interno della macchina, riprendiamo la stradina d'asfalto e scendiamo dal monte dalla parte opposta per passare attraverso il villaggio di Uig, alla ricerca (inizialmente difficile) delle Fairy Glen (valli delle fate): alcune collinette che sembrano un mondo incantato, vista la loro particolare conformità e i loro alberelli, con una somiglianza alla contea degli Hobbit nel film Il Signore degli Anelli. Scatti fotografici di rito e poi ritorno sulla strada principale, che percorriamo per circa 40 km prima di arrivare in prossimità del Castello di Dunvegan, che fotografiamo esternamente.
Ripresa un'altra stradina a una corsia (e parecchie rientranze), ci spingiamo fino alle Coral Beach, spiagge bianche formate da minuscoli coralli! Per arrivare alla spiaggia dobbiamo prima fare una bella passeggiata di circa mezz'ora tra i prati che costeggiano le rive dell'oceano… poi, mentre scaliamo un piccolo promontorio, ecco che appare la spiaggia corallina all'orizzonte! Il tempo è dalla nostra parte e restiamo sul posto quasi un'oretta tra foto di rito e minuziose ricerche di piccoli coralli! Prima di riprendere il sentiero verso la macchina, riusciamo anche a immortalare la testina di una foca che fa capolino dall'acqua!
Sono ormai le 15:00 e la fame si fa sentire… decidiamo quindi di fermarci in un piccolo chiosco in legno a Dunvegan dove sono fortissimi nei dolci locali. Ordiniamo un paio di toast, un'insalata e una zappetta seguiti da una corposissima fetta di torta. Jenny assaggia il dolce locale rielaborato dalla pasticcera… tutti squisiti!!! Ripartiamo sazi e contenti per l'ultima impegnativa tappa della giornata: il faro di Neist Point, che dista quasi mezz'ora di strada a una corsia (con rientranze multiple) e che speriamo di vedere senza pioggia. Per ora il tempo ha retto tutto il giorno… dove passavamo noi appariva uno squarcio di sole!!!
Dopo diversi saliscendi molto coreografici percorriamo le ultime curve sulla cresta di una montagnola che costeggia l'oceano e, arrivati in cima, posteggiamo e scendiamo a piedi verso il promontorio del faro che resta nascosto proprio dalla collinetta verde. Una ripidissima discesa a scalini ci porta in basso, dove, aggirata la verde scoscesa, vediamo apparire il bianco e abbandonato faro! Dopo alcuni scatti ritorniamo sui nostri passi per vedere il panorama dall'alto. Risaliamo quindi l'infernale scalinata e dal posteggio prendiamo un sentiero che porta al di sopra di un promontorio dal quale possiamo goderci la vista della verdissima penisola e del suo faro che si staglia verso l'orizzonte!!! Restiamo lì quasi mezz'ora per gustarci il panorama da diversi punti… bellissimo… senza parole!!!
A malincuore lasciamo questo posto meraviglioso e, ripresa la vettura, ci spingiamo verso la meta serale che dista un'ora e mezza. Tra foto dai finestrini e canti sguaiati porgiamo i nostri saluti all'affascinante e misteriosa isola di Skye, mentre attraversiamo il maestoso ponte che la collega alla terraferma! Quasi a destinazione non riusciamo a trovare il B&B (sono tutti imboscati!), ci tocca quindi chiedere a un barista autoctono indicazioni e prontamente ci spostiamo in una stradina nel bosco che ci porta ai nostri alloggi. Sono ormai le 20:45. Angela, una donnina d'altri tempi, ci accoglie e ci mostra le nostre ordinatissime camere denominate come i fiori da campo… e dopo una doccia veloce decidiamo di andare a cibarci facendo una spesetta al supermarket poco lontano, lasciando la Madre nelle sue stanze. Noi tre giovani ci gustiamo quindi i nostri sandwich in macchina sulla riva del fiume con vista ponte al tramonto.
Rientriamo stanchissimi ma sazi e soddisfatti della stupenda giornata: fantastici posti e bellissime strade che ci rimarranno sempre impressi.
Il sonno l'ha vinta… gli occhi mi si chiudono!
Good night.
Ore 00:05.
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