Tappa 5 – Normandia tra memoria e vento

Pubblicato il 16 agosto 2025 alle ore 23:22

🌊  Dalle spiagge dello sbarco al silenzio del cimitero americano, passando per mare impetuoso e ricordi indelebili.

La giornata parte con la solita caccia alla boulangerie: croissant, pain au chocolat e un ultimo giretto per Caen prima di salutare la città dalle guglie millenarie. Poi tutti in macchina, direzione costa, per entrare nel vivo della storia del D-Day.

Arromanches ci accoglie con i resti del porto artificiale Mulberry, un colosso di ingegneria che sembra uscito da un film. Passeggiare tra i blocchi di cemento rimasti sul mare è come sfogliare un libro di storia a cielo aperto. Al museo scopriamo i segreti della costruzione di questo porto “provvisorio”, un capolavoro di genialità… peccato che l’essere umano riesca spesso a mettere la sua intelligenza al servizio della guerra. I ragazzi ascoltano incuriositi: un raro momento in cui la storia riesce a parlare anche a loro.
Pausa pranzo “alla nostra maniera”: baguette e affettati, il nostro picnic da veri braccini corti, ma sempre efficace. Un paio di souvenir e si riparte, direzione Omaha Beach. Qui l’oceano ci accoglie con onde alte e vento deciso: il mare sembra voler ricordare la durezza di quei giorni. Yared raccoglie un po’ di sabbia da portare a casa, piccolo cimelio personale di un luogo che ha fatto la storia.

La tappa più intensa arriva a Colleville-sur-Mer, al cimitero americano. Migliaia di croci bianche perfettamente allineate, silenziose e imponenti. Senza volerlo, arriviamo proprio all’ora della deposizione della bandiera: un momento solenne che ci lascia addosso emozioni contrastanti, sospesi tra commozione e rispetto. La mente corre inevitabilmente a Salvate il Soldato Ryan, e i racconti si intrecciano ai nostri pensieri.

Il sole sta calando quando arriviamo al nostro albergo sul mare. Passeggiata sul lungomare con il vento che non molla un attimo, un giretto al luna park locale per alleggerire la giornata, e poi i nonni si rifugiano in camera con una tazza di tè caldo. Noi quattro invece chiudiamo la serata con una “strana ma buona” pizza normanna, tra risate e appetito da viaggiatori, e la crêpes di rito di Yared!

Buona notte, Normandia. πŸŒ™βœ¨

πŸ’‘ Curiosità: il porto Mulberry di Arromanches fu costruito in soli 12 giorni dopo lo sbarco. Permise di far arrivare oltre 2,5 milioni di uomini, 500.000 veicoli e 4 milioni di tonnellate di materiale: senza di esso, la liberazione dell’Europa sarebbe stata molto più lunga e difficile.

Tempo: 3:12 - Km 140

“Tra sabbia, storia e pizza normanna, la giornata si chiude con il vento che scompiglia i pensieri ma non cancella le emozioni.”