Ci svegliamo con calma nella capitale irlandese, facciamo la nostra abbondante colazione e, guida e cartina alla mano, iniziamo il nostro percorso per le vie cittadine.

Ci svegliamo nella capitale dell’Irlanda del Nord, scendiamo i nostri sei piani di ascensore e, con le valigie alla mano, andiamo a fare colazione nella zona ristorante dell’hotel.

Svegliatici con amore da Amore, dopo un'abbondante colazione usciamo subito per visitare la cittadina di Derry. Percorriamo la strada dedicata agli scontri avvenuti, con dei coloratissimi murales, tra cui la tristemente famosa Bloody Sunday, dove 11 irlandesi vennero uccisi dalla polizia inglese.

Le righe che seguiranno non saranno moltissime perché la giornata di oggi è stata racchiusa in due momenti così intensi che sono quasi indescrivibili! Partendo con ordine: lasciamo il B&B dopo una colazione tutta da ridere, nel senso che ci siamo svegliati allegri, la Madre in particolare alla vista del distinto ometto!!! eheheh!

Eccoci pronti per una giornata, cosa ci attenderà oggi? Non lo sappiamo ancora. Avremo già visto tutto il meglio? (BY Lalla). Ed invece NO, l’Irlanda è ancora in grado di sorprenderci.

Buongiorno Irlanda!!! Ieri il tempo con noi è stato inclemente, continuava a piovere, ma noi abbiamo sfidato la sorte e siamo partiti carichi di adrenalina... sì perché oggi per me è un grande evento... oggi metterò piede sulle isole Aran, tanto studiate a scuola.

È domenica sera, sono quasi le 20.00... il sole tramonterà tra circa un’ora e noi siamo qui nel nostro magnifico B&B con vista sulle Cliffs of Moher in attesa di vederle colorate di rosso per concludere in bellezza un’intera giornata dedicata a queste meravigliose scogliere.

Oggi abbiamo girato in tondo, da Killarney a Killarney, attraversando scogliere ventose e paesini sperduti!

Ci alziamo prestissimo al mattino, per salvare la nostra auto dal disco orario irlandese. Colazione rapida (un muffin e un canestrone) e via verso la penisola di Dingle, in mezzo a mulattiere accuratamente segnalate dal navigatore, perché lo si sa che spesso la strada più veloce è la più impervia.

Finiti gli acquisti, camminiamo lungo le vie di questa vivace cittadina, comprando cavetti per l’aux (poi rivelatisi inutili) e arriviamo all’abbazia, dove la scaltra Paola entra con la sua videocamera, diritta come un siluro, senza curarsi che bisognava pagare l’ingresso... inseguita dalla guardia ci voleva dare a bere che il tizio le aveva chiesto se voleva informazioni... mah?!

Eccoci svegli di buona lena, alle 6.40 tutti con gli occhi aperti, anche grazie al mini-jet-lag. Un minuto di silenzio (forse l’unico nella notte) per la povera Lalla che non ha dormito granché...